Un nome, anzi un meme – oggi diventati virali – ma il loro ha origine già nel 2000: un gruppo di progettisti che nel 2006 ci invitava a pimpare le sedie IKEA, un collettivo che si è sempre messo a nudo, anzi – fuor di metafora – spogliato per Funcooldesign (2011), per affrontare di petto il design.
A prima vista basterebbero questi esempi per definirlo, ma sarebbe troppo semplice. Dietro a questi venti anni di carriera da outsider, c’è un pensiero fuori dagli schemi che può nascere solo in chi ha raggiunto una sincera libertà, in chi rispetta fino in fondo il mestiere del progettista senza farsi influenzare dalle mode transitorie, in chi privilegia il pensiero e il significato alla forma. Una libertà così profonda permette la costruzione di un modo proprio di fare design. JoeVelluto Studio è esploratore contemporaneo del significato delle cose, poiché tutti gli oggetti – anche i più comuni – meritano di essere indagati e di significare altro. È comunicatore coraggioso che sceglie vie sofisticate per inviare messaggi acuti e singolari. È designer generoso quando regala profetiche illuminazioni (Amen/Lumen con Alessandro Mendini, 2014) a tutti i giovani in pellegrinaggio al Salone del Mobile alla ricerca di un’idea. È progettista trasformativo quando riprogetta i simboli dell’eternità (RosAria, il rosario usa e getta in pluriball) per denunciare i prodotti industriali di scarsa qualità che non lasciano traccia alcuna, come le preghiere.
Il design è una disciplina dalle molteplici fattezze, JoeVelluto Studio è il lato pungente di questa, il lato che azzarda, che sovverte forma, funzione, significato. Perché nella nostra società, soprattutto oggi, è giusto rimettere tutto in discussione e interrogarsi sul come e sul senso delle cose, poiché solo dalla riflessione profonda e spregiudicata possono nascere idee e progetti dal forte valore sociale, capaci di educare e guidare verso scelte responsabili.
Martina Gamboni
December 29th, 2020.
A prima vista basterebbero questi esempi per definirlo, ma sarebbe troppo semplice. Dietro a questi venti anni di carriera da outsider, c’è un pensiero fuori dagli schemi che può nascere solo in chi ha raggiunto una sincera libertà, in chi rispetta fino in fondo il mestiere del progettista senza farsi influenzare dalle mode transitorie, in chi privilegia il pensiero e il significato alla forma. Una libertà così profonda permette la costruzione di un modo proprio di fare design.
JoeVelluto Studio è esploratore contemporaneo del significato delle cose, poiché tutti gli oggetti – anche i più comuni – meritano di essere indagati e di significare altro. È comunicatore coraggioso che sceglie vie sofisticate per inviare messaggi acuti e singolari. È designer generoso quando regala profetiche illuminazioni (Amen/Lumen con Alessandro Mendini, 2014) a tutti i giovani in pellegrinaggio al Salone del Mobile alla ricerca di un’idea. È progettista trasformativo quando riprogetta i simboli dell’eternità (RosAria, il rosario usa e getta in pluriball) per denunciare i prodotti industriali di scarsa qualità che non lasciano traccia alcuna, come le preghiere.
Il design è una disciplina dalle molteplici fattezze, JoeVelluto Studio è il lato pungente di questa, il lato che azzarda, che sovverte forma, funzione, significato. Perché nella nostra società, soprattutto oggi, è giusto rimettere tutto in discussione e interrogarsi sul come e sul senso delle cose, poiché solo dalla riflessione profonda e spregiudicata possono nascere idee e progetti dal forte valore sociale, capaci di educare e guidare verso scelte responsabili.
Martina Gamboni
29 dicembre 2020
Design Ambassador
Martina Gamboni
Design strategist
Vent’anni di JoeVelluto Studio
JoeVelluto, studio di design e comunicazione nato nel 2001, contraddistinto nel tempo da un approccio sperimentale e di ricerca, con un forte taglio comunicativo e positivo.
In ambito progettuale, lo studio nel tempo è passato agilmente dal contesto della cultura a quello commerciale, adottando un personale punto di vista e un metodo multidisciplinare consapevole. Per questo motivo lo studio ha un cuore e due occhi: JoeVelluto, ovvero la filosofia progettuale di avanguardia e innovazione responsabile, generatrice di senso, che ha dato anima allo studio, e che mette a frutto il potenziale creativo per generare progetti orientati ad una crescita economica, responsabile e sostenibile.
Andrea Maragno + Sonia Tasca sono il corpo, la mente e lo spirito di JoeVelluto Studio. Andrea Maragno, responsabile didattico di Scuola Italiana Design (Padova) e art director di Dharma Academy, accademia on-line di studi buddhisti. Precedentemente docente presso i principali istituti e università in Italia, ha fatto parte del comitato scientifico di Fabrica, diretta da Oliviero Toscani. Monaco Zen sotto l’egida del Maestro Tetsugen Serra, con il nome di pratica “Eko” è corresponsabile del Tempio OraZen (Padova). Sonia Tasca, art director di Scuola Italiana Design (Padova) e docente di comunicazione presso la stessa. Docente e tutor di corsi e workshop presso numerosi istituti italiani. Si occupa di ricerca nel mondo della grafica e della comunicazione. Ha ideato e progettato i volumi “Salefino – nuovi sapori dal design italiano” (Abitare Segesta Edizioni, 2005), “UseLess is More” (Corraini Edizioni, 2008), “Funcooldesign” (Electa, 2011).
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